RIUNIONE COM.IT.ES. 

COMUNICATO STAMPA: Riunione del Com.It.Es. di Sydney: cittadinanza, finanziamenti alla stampa estera e nuove iniziative per la comunità


Il Com.It.Es. del New South Wales, Sydney, si è riunito lunedì 23 giugno in seduta ordinaria. Oltre ai consiglieri, era presente anche la rappresentante del Consolato Generale d’Italia a Sydney, Ilaria Rotili, la quale ha aggiornato il Comitato sui cambiamenti introdotti dal decreto governativo in materia di cittadinanza e le procedure previste per il riacquisto della cittadinanza da parte di coloro che l’hanno persa in seguito a naturalizzazione.

I consiglieri hanno sottolineato l’importanza di informare la comunità italiana sull’apertura dei termini e il Com.It.Es. si è impegnato a predisporre una campagna informativa chiara e accessibile.

Nel corso della riunione è stata discussa la procedura relativa all’espressione dei pareri obbligatori da parte dei Com.It.Es. sulle richieste di contributo alla stampa italiana all’estero. In particolare, è stato sottolineato il carattere paradossale della procedura: da un lato, si richiede ai Com.It.Es. di esprimere un parere sulla funzione informativa e sulla rilevanza delle testate per la comunità; dall’altro, viene di fatto scoraggiata ogni valutazione sui contenuti editoriali, in quanto tali valutazioni potrebbero essere lesivi della libertà di stampa.

Nella sostanza, al Com.It.Es. viene richiesto di esprimere un parere senza però entrare nel merito della richiesta stessa. Questa contraddizione ha spinto la maggioranza dei consiglieri a dichiarare l’impossibilità di procedere con l’espressione del parere per il 2025.

Il Comitato ha anche approvato l’avvio del premio “Italo-Australian of the Year”, pensato per valorizzare il contributo di personalità della comunità italiana nel NSW. Il riconoscimento sarà conferito nel corso di un evento pubblico, che includerà anche una serata all’insegna della musica.

Nel corso della seduta, il Comitato ha anche preso atto delle dimissioni dei consiglieri Giammarco Testa e Domenico Leuzzi. Le dimissioni aprono la strada alla nomina dei primi dei non eletti, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.